Studenti con altri Bisogni Educativi Speciali

Studenti con altri Bisogni Educativi Speciali

Il quadro dei Bisogni Educativi Speciali (BES), definito dalla Direttiva Ministeriale del 2012, estende la responsabilità inclusiva della scuola non solo agli studenti formalmente certificati (L. 104/92 e L. 170/2010) ma anche agli studenti che presentano specifiche difficoltà non certificabili in maniera diagnostica. Un’area cruciale riguarda gli studenti che manifestano difficoltà di apprendimento derivanti da fattori di svantaggio che possono essere di natura economica, sociale, linguistica o psico-emotiva. Tali situazioni, pur non costituendo un disturbo clinico stabile, generano bisogni educativi a cui la scuola è tenuta a fornire una risposta personalizzata ed efficace.

L’individuazione degli studenti con altri bisogni educativi speciali è demandata principalmente al Consiglio di Classe. Attraverso un’attenta e documentata osservazione pedagogica e didattica, il Consiglio di Classe è chiamato a riconoscere le difficoltà che impattano sul processo di apprendimento e partecipazione degli studenti coinvolti. Questa identificazione non richiede una certificazione clinica esterna, la responsabilità di riconoscere e denominare il bisogno risiede nell’autonomia professionale della scuola. Una volta individuato lo studente, il Consiglio di Classe può decidere di adottare il Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questo documento è fondamentale per formalizzare l’intervento e le strategie mirate. Il PDP, in questi casi, è finalizzato a compensare le difficoltà osservate e a mitigare gli effetti negativi dello svantaggio sul rendimento scolastico.

Le strategie contenute nel PDP sono specificamente orientate al contesto e al bisogno manifesto. Possono includere:

  • Svantaggio socio-economico: misure per favorire la partecipazione (es. supporto per materiale didattico, attività integrative), rafforzamento delle interazioni sociali e coinvolgimento mirato della famiglia.

  • Svantaggio linguistico: predisposizione di materiali semplificati, potenziamento linguistico specifico e supporto per la comprensione dei testi.

  • Svantaggio psico-emotivo: strategie di motivazione, supporto nelle dinamiche relazionali, valorizzazione dei punti di forza e adattamento delle modalità di verifica per ridurre l’ansia da prestazione.

L’attivazione del PDP in queste circostanze garantisce il principio di equità, assicurando che ogni studente, indipendentemente dal contesto di provenienza, possa accedere a un percorso di successo formativo.

Ultima revisione il 29-10-2025 da PAOLO ACUNZO